Domani a Roma debutta Melotto kaki
Al Conad di corso Francia, infatti, ci sarà la prima giornata di degustazione di Melotto kaki, progetto coordinato da Vito Vitelli, agronomo impegnato a rilanciare questa coltivazione in Italia. Ma cos’è Melotto? “Parlare di cooperative e consorzi al Sud è difficile – risponde Vitelli – ho quindi pensato a una strategia moderna sfruttando il web: una rete d’impresa. Ci sono imprese che vogliono produrre kaki e noi le aiutiamo conservando però la loro individualità”.
“Melotto è una piattaforma in cui si riconoscono realtà che usano uno stesso marchio e uno stesso disciplinare di produzione. Far parte di questo circuito non vuol dire obbligo di conferimento, ma impegnarsi a ricevere le visite del tecnico e seguire determinate procedure”.
Melotto coinvolge per ora 50 produttori, per una superficie di 150 ettari in otto regioni, dal Lazio alla Sicilia. I servizi offerti a supporto del produttore sono diversi. Vitelli prima di tutto si è procurato il materiale genetico originale in Spagna e ha una rete di vivaisti che gli seguono le piante. Per la detanizzazione, processo fondamentale della filiera, ha coinvolto un’azienda leader in questa attività.
“Utilizziamo celle in cui insuffliamo anidride carbonica e dopo 24 ore i kaki da astringenti e allappanti diventano gradevoli al gusto – spiega Vitelli – con una polpa soda, facili da consumare, senza semi. Insomma, rispondono alle caratteristiche richieste dal consumatore. Questa varietà di kaki sta conquistando fette di mercato che prima appartenevano ad altri frutti autunnali, come agrumi, mele o pere”.
Per quanto riguarda la commercializzazione, un’impresa produttrice di kaki Melotto ha la possibilità di svilupparsi in unità di lavorazione, diventare quindi un riferimento per gli altri produttori, e gestire il processo di vendita. “In futuro – aggiunge Vitelli – pensiamo anche a una commercializzazione comune, perché chi aderisce a Melotto risponde a standard di qualità comuni e utilizza lo stesso packaging. Ogni frutto è contraddistinto da un bollino, un sigillo che riporta un codice utile al completamento della filiera. Chiunque, entrando nel sito di Melotto kaki, potrà esprimere un giudizio sul prodotto, il consumatore diventa così il nostro ente controllore e partecipa direttamente alla filiera”.
Per il packaging è stata scelta una cassetta in cartone in cui si rimarca l’uso del codice e si riportano le informazioni sull’origine del prodotto. “I colori riprendono quelli di un campo – conclude il coordinatore di Melotto – si notano il marrone della terra e il verde della foglia. Un’immagine che trasmette gioa e allegria: vorremmo far arrivare i nostri frutti anche nelle mense degli ospedali”.
fonte : http://www.italiafruit.net/DettaglioNews.aspx?idNews=37054&Titolo=domani-a-roma-debutta-melotto-kaki